Storia di una sedia e del suo makeover - Story of a restyled chair

Tre anni fa, abbiamo ristrutturato la casa appartenuta ai miei nonni, di cui vi ho parlato nel secondo post dall'apertura del blog (sembra passato un secolo!).
Three years ago we renovated the house owned by my grandparents, of which I told you in my second post since the opening of the blog (it seems a century ago!)

Subito dopo la ristrutturazione, ho iniziato ad "esplorare" la cantina in cui sono depositati in una confusione epocale tantissimi arredi ed accessori appartenenti a più di una generazione che ha abitato la casa (la quale risale a circa 300 anni fa...immaginate un po').
Il primo vintage find sbucato fuori dalla cantina è stato un set di sedie meraviglioso. Si tratta delle classiche sedie in faggio da bistrot, dal fascino immortale e dalla grande versatilità.
Due delle sedie sono basse con lo schienale ricurvo. Altre due, come quella in primo piano nella foto qui sotto.
Right after the renovation, I started exploring the canteen where are stored in an epochal confusion lots of furnitures and home accessories belonging to more than one generation which lived in the house (it dates 300 years ago, try to imagine...).
My first vintage find to come out from the canteen was a wonderful chair set. It is made up by the classic beech bistro chairs, endless fascinating and really versatiles. 
Two of the chairs are short with a curved backrest. The others, like the one in the foreground in the pic below.


Premetto che per quanto io possa amare il legno in tutte le sue sfumature, dopo aver sistemato le sedie attorno al mio tavolo bianco, non riuscivo proprio ad accettare il colore scuro delle sedute. Il soggiorno è piccolino, e dovendo comprendere sia una zona living che una zona pranzo, volevo colori chiari, che potessero riflettere la luce senza appesantire.
Fino a qualche giorno fa credevo che coprire il legno con della vernice sarebbe stato un sacrilegio.
I state that as far as I can love wood in all of its shades, after I put the set around my white table, I wasn't able to accept the dark tone of the seats. My living is small and because it has to contain both the sitting room and the dining, I want it to have pale nuances which could reflect the natural light without making the room wheavy. 
Until some days ago I thought that cover the wood with paint would have been a sacrilege.

Ho provato a levigare per schiarire la nuance della finitura e tornare al colore naturale del faggio. Un lavoraccio! Tanto olio di gomito, e non ero ancora soddisfatta del risultato.
La mia insoddisfazione non si fermava al colore (sarebbe stato limitativo per la mia mente problematica).
I due modelli hanno due altezze completamente diverse, e design troppo simili. Sentivo il bisogno di intervenire per rendere chiaro alla vista, che i due tipi di sedia fossero distinti.
Allora mi sono decisa ad accettare il colore delle due sedie dallo schienale ricurvo, e di dipingere le altre due di un colore tenue e rilassante.
I've tried to sand to clear up the color of the finishing and go back to the natural beech color. Such a big job! So much labor and I wasn't already satisfied of the result.
My dissatisfaction wasn't all concerned to the color issue (it has been restrictive for my problematic mind).
The two models presents two completely different heights and too similar designs. I felt the need to act on them to make clear at sight that the two types of chairs were differentiated.
So I decided to accept the color of the shorter chairs and paint the others in a relaxing and soft tone.

Credete che i miei dubbi a questo punto si fossero risolti? Ahahahah!
Anche no.
Che tonalità scegliere? Questa domanda mi risuonava in testa, giorno e notte, senza darmi tregua.
In questi casi io sono masochista. Mi metto ancora più nei guai consultando il vate Pinterest ed inizio a fare le ipotesi più svariate. Verde salvia, azzurro polvere, avorio. Finitura matt o satinata? Matt...ma no forse satinata non sarebbe male con il tavolo!
Nel frattempo ho passato due mani di cementite.
Ok basta. Ho deciso di non scegliere, ovvero di andare sul sicuro optando per il grigio, il mio colore preferito, quello di cui non mi stancherò mai.
Ero così stufa di pensare che sono andata nella mia ferramenta di fiducia ed ho comprato "a scatola chiusa" uno spray di buona qualità di una tonalità di grigio che non era ben chiara dalla confezione (come in tutte le vernici spray). 
Sono andata a casa ed ho spruzzato all'impazzata per liberarmi dello stress da scelta dei giorni precedenti. 
Do you think my doubts ended this way! Ahahaha!
Also not.
What is the right color to choose? This question rumbled in my head night and day, giving me no respite. 
In these kind of situations I become masochist. I put myself in trouble consulting the bard Pinterest and I start making the most several hypotheses. Green sage, powder blue, ivory. Matt or satin finishing? Matt...but maybe satin wouldn't be bad with the table!
Meanwhile I gave two hands of the base. 
Ok stop. I decided not to choose, opting for the "safe" gray, my favorite color, the one I'll never be tired of.
I was so weary to think that I went to my trusted hardware and I "sight unseen" bought a good quality spray paint in a shade of grey that wasn't so explicit on the packaging (as usually in spray paints). 
I went home and sprayed wildly to make me free from of the days before's stress of choice.

Ecco qui il risultato del parto.
So here it is the result of the parturition.


                                                   





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