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5 miti da sfatare sulla scelta dei colori

Questo post è stato scritto per confutare 5 affermazioni diffuse che riguardano la scelta dei colori negli ambienti domestici.

Sono "luoghi comuni" che non hanno validità nel mondo dell'interior styling. 

A ribaltarle, oltre alle mie tesi, ci sarà una gallery di immagini evocative scelte con cura dalla sottoscritta.

Sono certa che alla fine di questo post, rivaluterai almeno uno dei concetti trattati qui sotto.

Mito 1: non si può usare una pittura scura per le stanze buie e/o piccole

Generalmente, per gli spazi piccoli o poco esposti alla luce si tende a scegliere un colore chiaro per le pareti, che faccia guadagnare visivamente ampiezza e luminosità all'ambiente.

In realtà non c'è nulla di sbagliato nel preferire una tinta scura per uno spazio con queste caratteristiche. Il risultato sarà sofisticato ed impattante e il colore risalterà regalando grande personalità alla stanza.

Per bilanciare i toni e dare respiro allo sguardo basta aggiungere qualche tocco di bianco oppure una pianta a tutta altezza.

Abbinare alle pareti tessili scuri è assolutamente concesso, ma meglio prediligere textures ultra soffici come il velluto, la lana oppure la pelliccia (rigorosamente fake) per ammorbidire l'atmosfera moody. 

Quindi via libera per i colori scuri nei corridoi, all'ingresso, anche se senza finestre, e nei bagni ciechi!

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Mito 2: i colori forti non si possono abbinare tra loro

Comunemente una palette di colori contiene una sola tinta forte che viene definita "di contrasto", perché si distingue in modo netto dalle altre. Per "forte" intendo viva, accesa, quindi scura oppure sgargiante. 

Abbinare due colori forti senza cadere nell'effetto "pugno nell'occhio" è possibile e gli interni qui sotto lo confermano.

La maestria sta nell'abbinare sapientemente le tinte. Per una buona riuscita è bene non solo armonizzare le cromie tra loro, ma anche bilanciare le quantità che ogni colore occupa nella stanza.

In più, quando le tinte piuttosto forti sono più di due, è necessario inserire spazi candidi, di interruzione.

Ecco qualche idea pratica su come organizzare una palette con due tinte forti.

- Un colore pastello (es. azzurro polvere) + lo stesso colore in una tonalità molto scura (es. blu scuro) + un colore sgargiante in contrasto (es. rosso) + bianco

- Tre colori intensi con la stessa saturazione (es. porpora, senape e foglia di tè) + un colore pastello (es. rosa pastello) + bianco

- Un colore freddo scuro (es. petrolio) + un colore caldo scuro (es. mattone) + una tinta neutra (es.avorio) + bianco

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Mito 3: il total white è impersonale

Non c'è nulla di più sbagliato. Usare una sola tinta per ogni singolo elemento d'arredo è una scelta molto coraggiosa e per questo, non sempre condivisa. Estremizzare il candore vuol dire osare e, dunque, attribuire una forte personalità all'ambiente.

Al contrario della teoria diffusa che decreta il bianco come "la scelta degli indecisi", il total white, è sempre una decisione fortemente consapevole, in quanto si presta a fare da sottofondo muto ad una sinfonia complessa ed eclettica.

Il bianco totalizzante è usato per rendere leciti gli abbinamenti più rischiosi e per mettere in primo piano l'aspetto materico degli elementi che compongono un interno.

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Mito 4: una casa senza colori è monotona

Lo sai che il bianco e nero possono essere definiti "non colori" a causa della loro mancanza di pigmentazione? 

Il contrasto tra bianco e nero, quando questi formano un motivo geometrico, è definito optical ed è tutt'altro che noioso. Il colore che deriva dalla loro combinazione, il mio adorato grigio, invece, è versatile e riposante. Vantano delle stesse caratteristiche tutti i colori che ne contengono una quantità predominante, quelli definiti desaturati.

Questi, rientrano tendenzialmente nella categoria delle tinte neutre.

L'utilizzo esclusivo di non colori e di tinte neutre in un ambiente valorizza gli arredi, in particolare quelli "importanti", come i pezzi vintage e gli oggetti di design. Il bianco ed il nero sono in grado di incorniciare e definire gli spazi. Dunque, la loro alternanza può essere anche usata per dividere idealmente gli ambienti a seconda della loro funzione.

Immancabile la presenza del legno in uno spazio a zero colore. Il calore di questo materiale naturale, così evocativo e vigoroso esalterà la base e quest'ultima ricambierà allo stesso modo.

In una casa senza colori, i materiali, le textures e gli arredi sono i protagonisti. Ogni curato dettaglio diventa notevole e l'armonia visiva garantisce un'estetica semplice ed eterna.

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Mito 5: l'oro è una scelta azzardata

Il gold è il colore simbolo della ricchezza e dell'ostentazione, è questo il motivo per cui tanti hanno paura di utilizzarlo. Il realtà basta essere razionali e distaccati dai luoghi comuni per rendersi conto che in realtà l'oro sta bene un po' su tutto. 

Il suo charm senza tempo non fa altro che evidenziare le tinte con cui è combinato, apportando quell'immancabile tocco glam. 

L'oro ha un grande potere attrattivo. L'inserimento di tocchi gold può trasformare facilmente un ambiente semplice ed equilibrato in accattivante e magnetico. 

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